NONO DUCA DI MANTOVA,
SETTIMO DEL MONFERRATO
DUCA DI NEVERS E DI RETHEL
Carlo subentra al governo
Nel 1637 subentrò al governo del nonno il piccolo Carlo II. Data
l'età (era
nato il 30 ottobre 1629) prese la reggenza la madre Maria. Ella si fece amare dal
popolo: ridusse le tasse, apparve onestà e, per sua volontà, la
città fu consacrata alla Madonna Incoronata. Maria ben presto abbandonò la
politica filo-francese seguita dal suocero e si riavvicinò all'impero, sostenendo
con forza il fidanzamento del figlio con Isabella Clara, figlia dell'arciduca
Leopoldo d'Austria (fratello dell'imperatore Ferdinando II).
CARLO II GONZAGA NEVERS, nono duca di Mantova. Affresco settecentesco un tempo nella "Sala dei Principi" di Palazzo Ducale e, dopo il ritrovamento del ciclo del Pisanello, ricollocato nell'Appartamento della Guastalla
|
La madre lascia il potere
Quando nel 1647 Carlo II raggiunse la maggiore età la madre si ritirò ed
egli pretese di assumere il governo dello Stato. Ma allora iniziarono i guai.
Quell'anno, a causa di una terribile inondazione dei fiumi Po, Mincio e Secchia,
Mantova e il suo territorio finirono sott'acqua. I mulini della città
furono messi fuori uso e la città si trovò senza pane.
Matrimonio tra Carlo e Isabella Clara
Era il 1649 quando venne celebrato il matrimonio tra Carlo II e Isabella Clara,
mentre nel 1651 Eleonora (sorella di Carlo) aveva sposato l'imperatore Ferdinando
III. In questo modo venivano rafforzati i contatti con l'impero ma, d'altro
canto, si scatenarono le ire del re di Francia Luigi XIV.
Maria Gonzaga, Figlia di Francesco IV Gonzaga,
moglie di Carlo di Rethel e reggente del figlio Carlo II Gonzaga Nevers
|
La difesa di Casale
Come sempre oggetto di preoccupazione era Casale che, a seguito del trattato di
Westfalia, era presidiata dai francesi. Carlo, forte della nuova parentela con la
casata imperiale, organizzò una spedizione a Casale per cacciare i francesi e
così accadde, grazie all'intervento degli spagnoli. Con questa azione Carlo aveva
rischiato di perdere i suoi possedimenti in Francia e, proprio per non perdere la
fiducia del sovrano francese, gli inviò un memoriale che giustificava la sua
azione. La Francia si accontentò e Casale restò mantovana a patto di non cadere
in mano alla Spagna. Restava fissata in ogni caso la porzione del Monferrato
dovuta ai Savoia.
Nel 1665 Carlo andò in Francia e vi restò per diversi mesi
ricevendo un'ottima accoglienza e, non caso, si sospettò che il viaggio fosse
destinato alla vendita della cittadella di Casale o dei suoi possessi francesi.
Una volta tornato a Mantova le assenze del duca furono numerose (spesso motivate
dalle visite all'amante Margherita della Rovere, residente a Casale) e sopperite
dall'opera del ministro Angelo Taracchia. Ma, nonostante l'intervento di questo
funzionario (poi imprigionato come capro espiatorio della misera condizione dello
Stato), il governo si ridusse sempre più in crisi e nel 1658 l'imperatore privò
Carlo del titolo di vicario imperiale e della carica di generalissimo.
Morte di Carlo
Carlo II morì a 36 anni il 14 agosto 1665 e venne sepolto nel Santuario delle
Grazie. La sua fine restò un mistero ma sembra certo che si sia trattato di
avvelenamento, molto probabilmente causato da una delle tante pozioni
afrodisiache che il duca utilizzava per aumentare il proprio vigore.
(p.be.)
|