Luigi il Santo
(1568 - 1591)

Francesco Altri Personaggi
La giovinezza

9 marzo 1568: in quel giorno vide la luce Luigi Gonzaga, il santo della famiglia. Luigi, primogenito di Ferrante Gonzaga, signore di Castiglione, e di Marta Tana di Sàntena, era, nella speranza dei genitori, la grande promessa dello Stato di Castiglione. Compì i suoi studi a Casale Monferrato, nel periodo in cui il padre fu governatore


LUIGI il santo
(1568 - 1591)
(Collezione di Ambras)
di quel ducato.

I segni della vocazione

Primo segno della sua sincera vocazione fu forse la prima comunione, che gli fu amministrata nel 1580 a Castiglione da Carlo Borromeo, il futuro santo, mentre era in visita pastorale in qualità di arcivescovo metropolita.

L'idea dei genitori era di vedere in lui un uomo d'armi e di corte, destinando il secondogenito Rodolfo alla carriera ecclesiastica. Ma il destino, o la Provvidenza, indicava vie assai diverse che videro scambiarsi di ruolo i due fratelli, così antitetici nel loro intimo essere: Luigi sinceramente dedito al cielo; Rodolfo pragmaticamente attaccato ai piaceri e al potere terreno. La vocazione di Luigi si manifestò nell'adolescenza. Invano il padre ed altri famigliari tentarono di farlo recedere dal suo intento e nel 1583, mentre la famiglia era in Spagna alla corte di Filippo II, Luigi comunicò al genitore che intendeva rinunciare alla corona di Castiglione per entrare nella Compagnia di Gesù, Ferrante, assai contrariato, non volle cedere e per qualche tempo impegnò il figlio in viaggi e missioni diplomatiche. Ma alla fine anche Ferrante dovette cedere di fronte all'aura di solenne umiltà e ferma decisione di Luigi.

Rinuncia al titolo

Il 2 novembre 1585, nel palazzo di San Sebastiano in Mantova, di fronte a diversi esponenti della famiglia Gonzaga e al principe Vincenzo, in vece del duca Guglielmo, Luigi rinunciò formalmente ai suoi diritti in favore del fratello Rodolfo, che coltivò la sua fama di falsario e omicida e fu ucciso dai suoi sudditi nel 1593. Il giorno seguente l'abdicazione, accomiatatosi dal duca, Luigi partì per Roma scendendo il Po e proseguendo in barca lungo la costa adriatica.

Nella città eterna il giovane Luigi Gonzaga fu presentato a Sisto V dall'ambasciatore di Spagna conte d'Olivares e, finalmente, entrò nel collegio romano dell'ordine di Sant'Ignazio da Loyola. Solo raramente ebbe modo di tornare nel Mantovano. Trascorse la sua brevissima vita dividendosi tra studio, preghiera e opere di carità. Proprio soccorrendo i malati di peste rimase contagiato e passò alla gloria celeste nella notte tra il 20 e il 21 giugno 1591 in odore di santità.

In pochi anni si mise in moto la macchina burocratica per la sua canonizzazione. Già il 12 maggio 1604 il vescovo di Mantova frate Francesco Gonzaga convocò il sinodo diocesano per chiedere l'apertura del processo di canonizzazione. Luigi Gonzaga fu dichiarato beato da papa Paolo V durante il concistoro del dicembre 1605 e, oltre un secolo dopo (31 dicembre 1726), Benedetto XIII lo proclamò santo. San Luigi è patrono della gioventù e comprotettore della città di Mantova.

(p.be.)




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