DUCA DI SABBIONETA E DI TRAIETTO
VESPASIANO
duca di Sabbioneta e di Traietto
(1539 - 1595) (Collezione di Ambras)
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La vita
Tra gli splendidi personaggi dei rami cadetti dei Gonzaga spicca sicuramente la
figura di Vespasiano, unico figlio di Luigi, detto Rodomonte, e di Isabella
Colonna. Nato nel feudo colonnese di Fondi il 6 dicembre 1531, non conobbe mai
il padre essendo morto il possente Rodomonte l'anno successivo alla sua nascita.
Anche per questo fu cresciuto a Roma e a Napoli prima dalla madre e, quindi
dalla zia paterna, la bellissima Giulia Gonzaga, diventata sua tutrice dopo il
nuovo matrimonio della madre.
Il potere giunse a partire dal 1540 quando scomparve anche Ludovico, nonno paterno.
In conseguenza a Vespasiano toccarono i feudi di famiglia: Rodigo, Sabbioneta,
Rivarolo Fuori, Bozzolo e Ostiano, dei quali ebbe investitura con diploma
imperiale datato 6 settembre 1541. l'imperatore Carlo V nello stesso tempo nominò
amministratore di tali terre il cardinale Ercole Gonzaga unitamente al fratello
Ferrante, viceré di Sicilia, fino alla maggiore età del giovane
Vespasiano.
Costui, tredicenne, giunse presso la corte spagnola dove ricevette la propria
educazione. Per tre anni fu paggio d'onore alla corte di Carlo V, a Toledo entrò
in relazione con il futuro Filippo II. Nel 1550 prese possesso effettivo dei suoi
beni, ponendo la propria dimora a Sabbioneta. E proprio sulla cittadina della Bassa
si pose la sua attenzione, che si concretizzò in un completo rifacimento
secondo un impianto moderno: stava sorgendo nel Mantovano una città ideale.
Sabbioneta, comunemente detta "Piccola Atene" in realtà si rivela piuttosto,
per l'impianto e per l'ispirazione degli edifici, come una "Novella Roma",
caratterizzata dalle possenti mura bastionate ad impianto stellare.
I titoli acquisiti
Dal 1558 il cursus honorum di Vespasiano divenne davvero invidiabile: il re di
Spagna lo nominò dapprima grande di Spagna, quindi viceré di Navarra nel
1571, viceré di Valencia nel 1575, cavaliere dell'ordine del Toson d'oro nel 1585.
Parallelamente l'imperatore Massimiliano lo nominò marchese nel 1565, poi principe
(1574) e infine fu duca con Rodolfo II 18 novembre 1577, che nel contempo dichiarò
marchesato la terra di Ostiano, oggi in provincia di Cremona. Nel 1570 Vespasiano aveva
inoltre ereditato dalla madre una serie di feudi colonnesi, tra i quali il ducato di
Traietto (oggi Minturno) e la contea di Fondi.
ANNA D'ARAGONA moglie di Vespasiano, duca di Sabbioneta e Traietto (m. 1567) (Collezione di Ambras)
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Di carattere schivo, uomo forte ma taciturno, fu Vespasiano nel 1567 a sventare il
tentativo insurrezionale ai danni di Guglielmo, duca di Mantova, e a gestire poi la
crisi e il dominio monferrino. I rapporti con Mantova si andarono poi deteriorando
anche in relazione al possesso dei feudi di Gazzuolo e Dosolo, giunti in eredità a
Guglielmo.
Vespasiano ebbe tre consorti: Diana Cardoña, Anna d'Aragona e Margherita Gonzaga di
Guastalla. Il matrimonio con la Cardoña, marchesa della Giuliana e contessa di Chiusi,
nacque da un fulmineo innamoramento seguito dalla fuga dei due a Sabbioneta e dalle
nozze.
Il rapporto proseguì felicemente, anche senza la nascita di un erede. Ma al
ritorno di una delle missioni per gli Absburgo Vespasiano ricevette una lettera che
denunciava il tradimento della sua sposa con tal Annibale Ranieri. Lui venne messo
a morte e lei murata insieme al cadavere e a una coppa di veleno.Ma la storia non
compare se non nel Settecento, e tale silenzio sembra confermare come questa storia
fu probabilmente inventata.
La seconda moglie
Il secondo matrimonio fu con Anna d'Aragona, cugina di
Filippo II, che gli diede alcuni figli tra i quali il successore Luigi. La
tradizione vede l'ennesimo tradimento da parte di lei concretizzarsi in una fuga in
un convento, dove sarà poi raggiunta dal veleno del Gonzaga. Sempre secondo
tradizione il figlio Luigi fu ucciso dal padre con un possente calcio nelle parti
intime in quanto il figlio mancò di portargli il dovuto rispetto in pubblico.
Di fatto l'analisi sulle ossa del giovanetto, recentemente trovate, escludono qualsiasi
trauma di questo tipo e sembrano piuttosto indicare una morte naturale. Margherita
Gonzaga di Guastalla fu invece sposata nel 1582 nella speranza che un nuovo erede
colmasse il vuoto lasciato dalla immatura perdita dell'unico figlio maschio. E invece
dallo sterile matrimonio Vespasiano non ebbe discendenza e, quando morì
(il 26 febbraio 1591), sua unica discendente era Isabella, nata dal primo matrimonio,
e sposata a Luigi Carafa, principe di Stigliano, di nobile famiglia napoletana. A lei
Vespasiano lasciò tutti i suoi beni attraverso il testamento dettato il giorno
prima di morire. Ma a questo punto si estinse la linea di Sabbioneta e diverse sono
le traversie che visse il ducato. Sabbioneta da città ideale divenne città
del silenzio, luogo perfetto di studio, laboratorio geniale della complessa cultura
tardorinascimentale.
(p.be.)
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